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Spettacolo vincitore al "39° Premio Nazionale Città di Leonforte" dei premi:
- "Miglior attore protagonista"

- "Miglior spettacolo"

- "Miglior regia"

- "Premio speciale della Critica"
 

PRESENTAZIONE
Note dell’autore: Marco Berardi

Dopo tanti anni passati a studiare maschere e pupazzi, cercando nelle loro forme più esasperate la storia della nostra storia, per molto tempo abbiamo rimandato l'appuntamento con la più italiana tra loro. Dopo tante letture della fatica Collodiana di una cosa eravamo certi: non riuscivamo in nessun modo a condannarlo per quelle piccole bugie che lo hanno reso famoso.

Ma allora perchè tanto successo?
Noi crediamo che il peso che abbiamo caricato sulle spalle di Pinocchio in questi secoli sia crudele, e con la stessa crudeltà lo gettiamo sul palco oggi.
“E' colpa tua.”
Per questo lo abbiamo sempre amato. E' grazie a Lui che potrà non essere colpa nostra. Sopravvissuto ai più disparati cataclismi della nostra storia semi-recente, assunto a simbolo dell'italianità al pari della pizza, presente in ogni bottega turistica del Belpaese appeso in grappoli di se stesso, questa sera ha finalmente modo di raccontare la sua, di “verità”.
Se c'è una comunità mondiale che lo ha sempre usato per le sue più elementari considerazioni sul giusto e lo sbagliato, c'è anche una situazione privata, tremenda e definitiva, che conosciamo oggi.
Pinocchio non smetterà di sbagliare tutto quello che può fino alla fine; e fino alla fine, nella sua storia dolorosa, troveremo in lui il capro espiatorio per eccellenza, ultimo degli ultimi, pensato talmente inesatto da non rientrare in nessuna categoria tra gli esclusi.Benchè capace di averle vissute tutte.
Quello che gli hanno dato è un nome pensato per lasciarlo da solo.
E, questa sera, finalmente dice la sua. E poi se ne va.

Note del regista: Federico Vigorito

“Eccoci. E’ il momento delle quattro righe per spiegare al pubblico quello che dello spettacolo non si capirà. Mi diverte molto e da spettatore tendo a leggere le note del regista sempre dopo la messa in scena.
Si scoprono mondi incredibili e capacità insospettate. Il nostro però è uno spettacolo proprio semplice. Parla di un bugiardo che in questi tempi di cartone dovrebbe essere un eroe invincibile e invece non riesce nemmeno a tenersi in piedi.

Volevamo scrivere un pezzo sul grande tema della verità (l’ultima volta è toccato all’Invidia) ma per fortuna ci divertono molto di più le bugie. Abbiamo chiesto a Pinocchio se in fondo ne fosse valsa la pena di prendersi tutta la colpa, di aver sbagliato proprio ogni cosa che si potesse sbagliare, di averlo fatto sotto la tortura di un tumore che gli nasce sul viso una pagina si e l’altra pure.

“Non è uno spettacolo per bambini” è la risposta privata, intima, di un’icona del risorgimento; di un personaggio difettoso.
Adesso per fortuna ci rimane il dubbio se crederci o meno. E questo, è insieme, la condanna di Pinocchio e il miracolo della drammaturgia contemporanea. Esistere in riserva della realtà.”



STRUTTURA E NOTE DI REGIA
Lo spettacolo, dinamico e coinvolgente, sarà adatto ad un pubblico di qualsiasi età. Al termine di ogni rappresentazione, seguirà un dibattito fra gli studenti e gli elementi della compagnia. Ogni spettacolo sarà quindi un’occasione per poter esprimere un pensiero, una parola, un commento relativo all’argomento trattato, approfondendolo in maniera immediata e diretta.

 

L’allestimento necessita di un luogo dove poter comodamente organizzare lo spazio scenico.

Sulla scena saranno presenti alcuni elementi scenografici, che rievocheranno le ambientazioni in cui si svolgono le storie.

Il tempo necessario per completare l’allestimento sarà di circa 2 ore.

Gli elementi scenografici e tecnici necessari alla realizzazione dello spettacolo sono in possesso della compagnia e sarà premura della stessa occuparsi del trasporto e dell’allestimento.

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