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2024
UNDICESIMO ANNO
Riguardo a
“STORIA NOSTRA, viaggio nel mondo della Poesia Italiana”
Professoressa Liceo Scientifico
“La giornata era iniziata così alle cinque e mezzo di mattina, quando mi ero svegliata da un sogno assurdo...allo spettacolo che avevo organizzato per la scuola erano venuti tutti gli anziani del paese e non c'era più posto per gli alunni. E lo spettacolo si snodava per stanze e corridoi separati dove c'erano gruppi di attori, alcuni vestiti anche da lupi. E in una sala si faceva lezione di recitazione agli alunni. Ma c'era soprattutto il problema di cacciare via tutti questi anziani e trovare posto ai ragazzi. Insomma mattinata cominciata nell'ansia. Quando propongo uno spettacolo ho sempre paura che non piaccia, non interessi gli alunni, riceva le critiche dei colleghi...invece alle nove un quarto Camillo Marcello Ciorciaro e Davide Guglielmi iniziano così, senza soluzioni o pause tra musiche e versi, a recitare le poesie della nostra tradizione letteraria passando da Dante a Manzoni, da Leopardi ad Ungaretti per arrivare ad Alda Merini. Alunni, soprattutto i più grandi, presi dalla magia. Professori che confessano emozioni e pelle d'oca. Viene chiesto addirittura il bis di "Marzo 1821"...forse la poesia più ostica e retorica che consegniamo alle orecchie disabituate dei nostri studenti, ma qui recitata fa venire i brividi e smuove le coscienze di tutti. Al dibattito che segue pochi ragazzi inizialmente fanno domande, poi l'uditorio si riscalda e quasi non vogliono mandarli più via: chi chiede l'autografo, chi chiede come si fa, come si inizia...e rimangono miracolosamente lì anche per tutto il tempo della ricreazione a guardare ammirati quei due giovani poco più grandi di loro che hanno saputo regalargli tante emozioni!”
Spettatore spettacolo serale
“Un'ora ricca di emozioni incollato alla poltroncina! Sarò sincero, mio malgrado non leggo molta poesia, ma questo spettacolo, o forse sarebbe più opportuno chiamarlo concerto, mi ha aperto una finestra su un mondo che osservavo con distacco. A distanza di giorni, dopo aver lasciato i miei contatti alla compagnia officina off, mi è stato chiesto di inviare una considerazione sullo spettacolo e, con grande stupore, dopo qualche giorno ancora più vivo e presente, credo solo di poter ringraziare questi giovani artisti che, grazie al loro quasi tangibile amore per i versi poetici, sono riusciti a trasmettermi tutta la loro passione. Alla fine dello spettacolo avrei desiderato ascoltare ancora qualche altra poesia. E pensare che se non fosse stato per un mio amico attore, il quale per convincermi ha dovuto promettermi una cena post spettacolo, non avrei mai avuto modo di vedere questo spettacolo. Unica nota stonata della serata? Ho pagato io la cena.”
Professoressa di Liceo Classico
Assistendo a 'Storia Nostra' con una classe di ginnasio abbiamo sperimentato un'ora di reading intenso, fatto di suggestioni originali, colori cangianti e ritmo variegato. La commistione riuscita “voce/musiche originali” rende la lettura dei brani scelti molto godibile, creando atmosfere di singolare bellezza. Non è semplice distanziarsi dal “già visto”, “già sentito”, anche “già abusato”, talvolta (seppure in maniera involontaria), quando si ha a che fare con un repertorio poetico di una tale caratura (da Leopardi a Montale, da Dante a Palazzeschi), ma Camillo Marcello Ciorciaro e Davide Guglielmi ci provano con sincerità e autenticità, e la cifra di questo approccio si percepisce tutta, in modo diretto ed essenziale. L'obiettivo di arrivare a ragazzi di quindici anni è alto, ambizioso, ma penso che sia stato perfettamente raggiunto, e non solo: penso che abbia mosso corde che non è facile suonare, in ragazzini predisposti (sembra quasi per un codice genetico in via di mutamento) alla velocità, alla contemporaneità, alla spettacolarizzazione delle loro esperienze condivise; ciò che è accaduto al Liceo Visconti' di Roma è stato invece un FERMARSI ad ASCOLTARE, nel rispetto pieno della dimensione “AURALE” antica, canale poetico d'eccezione dall'epoca delle prime manifestazioni letterarie”.
Riguardo a
“Mythos, memoria di un racconto”
Professoressa di Suola Media
“Martedi 26 aprile assistevo, insieme alle classi III, allo spettacolo teatrale “Mythos, memoria di un racconto”, diretto e interpretato da Camillo Marcello Ciorciaro, con Alessandra Cosimato e musiche originali di Davide Guglielmi, in un piccolo teatro organizzato nella palestra del nostro istituto. Ragazzi seduti a terra a formare la platea e qualche leggio e un pianoforte a comporre la scena: nulla lasciava presagire la potenza cui stavamo per assistere. Mentre ascoltavo, nella sala gremita, i miei brividi erano gli stessi di tutti gli altri, studenti e colleghi, in una sorta di catarsi collettiva. Nessun cellulare ha squillato, come accaduto in altre occasioni: eravamo tutti rapiti dalla voce magistrale dell'attore Camillo Marcello Ciorciaro; trasportati altrove dalle suggestioni vocali dell'attrice e dalle note originali del musicista. Solo pochi minuti dall'inizio dello spettacolo e la mia mente ha iniziato ha viaggiare in tempi lontani tra sirene e ciclopi. Quella prepotente intensità recitativa mi ha ricordato quella famosissima del doppiaggio italiano. È stato quasi commovente notare nei miei ragazzi e nelle domande poste agli attori della compagnia nel dibattito post-spettacolo, la mia stessa emozione e il mio stesso interesse. Sono certa che questa esperienza gli abbia lasciato un segno”.
Spettatore spettacolo serale
“Ma davvero queste cose le abbiamo studiate a scuola? Se penso ai banchi ormai distanti negli anni, mi tornano alla mente noiose lezioni riguardanti storie antiche che, seppur affascinanti, non riuscivano a catturare la mia curiosità. Invece, sarà l'età o la diversa consapevolezza, ma quello a cui ho assistito è stato affascinante. Tre attori (due attori e un musicista, per la verità) hanno sprigionato una forza pazzesca! La voci di Camillo Ciorciaro e di Roberta Azzarone hanno saputo ipnotizzare la platea in modo del tutto imprevisto. Avevo intuito dal trailer audio dello spettacolo che potesse essere una serata interessante, ma l'esperienza è stata superiore alle aspettative! Bravi! Magari avessi avuto questa possibilità ai tempi della scuola! Se lo riporterete in scena non solo ritornerò a vedervi, ma costringerò molte persone a seguirmi!”
Studenti di Liceo Classico
“Davide ha vinto!”; “Siete stati bravissimi!”; “Grandi”! “Bellissime le musiche!”; “Vi stimo”; “Michele mi sono venuti i brividi!”; “Molto bello!”; “Mi rifai l'urlo di Ettoreeeeee?”; “Recitazione ad alto livello”; “Grazie dell'opportunità”; “Favolosi”; “Camillo sei bellissimo”; “Perfetti”; “Siete bravissimi, continuate così”!; “Bomber's!”; “Ettoreeeeeee”; “Ottimo lavoro”; “La ragazza non è umana”;
Riguardo a
“Lectura Dantis, parole e musica di un viaggio Divino”
Professoressa di Scuola Media
“Camillo è il cugino di una insegnante della nostra scuola. Questo ha creato molte aspettative riguardo a questo spettacolo. Inevitabile averne quando si sta per assistere ad uno spettacolo sulla Divina Commedia e, forse ancor di più, inevitabile averne dopo che l'attore e lo spettacolo ti vengono proposti con generosità di complimenti e parole. Arrivati a scuola, i tre ragazzi protagonisti dello spettacolo, si presentano come persone molto disponibili e sorridenti. Nel giro di un'ora sono pronti a dare inizio allo spettacolo e nel giro di poco tempo prendiamo tutti posto. “Nel mezzo del cammin di nostra vita...” inizia lo spettacolo. Più di 90 piccoli studenti rapiti e incuriositi. Nella sala si sente solo il rumore dei fogli con i testi che noi professori abbiamo consegnato ai ragazzi. Inferno, Purgatorio e Paradiso senza fermarsi, tutto in un'ora. Credo che qualsiasi tipo di complimento sia superfluo dopo aver visto l'entusiasmo dei nostri ragazzi durante il dibattito postspettacolo. Domande di ogni genere e risposte pronte a testimoniare la qualità del lavoro e del coinvolgimento. Il prossimo anno replicheremo!”
Riguardo a
Uno, Nessuno e Centomila
Studenti di Liceo Classico e Scientifico
“Se fra tutte le maschere che incontriamo nella nostra vita, trovassimo la nostra identità?”; “Ho trovato lo spettacolo molto bello e ben interpretato, l'ho apprezzato soprattutto perché penso che un testo profondo come può essere quello di Pirandello, possa essere molto difficile da interpretare soprattutto se non si condividono le idee e i pensieri del personaggio principale. Quindi io non so se ognuno di voi si è ritrovato nel personaggio, ma così è sembrato”; “Bellissimo spettacolo, attori veramente preparati!”; “Spettacolo stupendo, bella la scenografia essenziale e la scelta di ripercorrere il romanzo a ritroso. Bravissimi tutti e disponibilissimi. Ps. Camillo, fai yoga per caso?”; “Spettacolo bellissimo come sempre. Siete sempre in grado di trasmettere emozioni inimmaginabili. Complimenti a tutti”; “È stato molto interessante. Lo spettacolo è stato molto chiaro e anche non avendo studiato Pirandello prima sono riuscita a capire i concetti. Inoltre è stato particolarmente bello perché esprime la letteratura da un diverso punto di vista e per me che già amo questa materia è stato fantastico. Grazie”
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